Il 2024 rappresenta per le Pubbliche Amministrazioni il terzo ciclo di pianificazione e programmazione effettuate mediante il PIAO, il Piano Integrato di Attività e Organizzazione introdotto con l’art. 6 del D.L. n. 80/2021, necessario a realizzare la milestone M1C1-56 del PNRR, ovvero la riforma del pubblico impiego.
Tale documento ha assorbito e integrato quattro piani di programmazione, tra cui il Piano Triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza, e deve essere adottato dalle Amministrazioni con 50 o più dipendenti – escluse le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative – in forma integrale, mentre le Amministrazioni più piccole possono ricorrere alla forma semplificata.
Il termine per la predisposizione o l’aggiornamento del PIAO, che ha durata triennale e deve essere aggiornato annualmente, è fissato dall’art. 6, commi da 1-4, D.L. 9 giugno 2021, n. 80 al 31 gennaio di ogni anno. Per il 2024 è prevista una proroga per i soli Enti locali al 15 aprile.
Guida sintetica al Piano Integrato di Attività e Organizzazione – responsabilità e adempimenti
Quale organo si occupa dell’adozione e dell’approvazione del PIAO?
L’adozione del PIAO spetta agli organi politici di indirizzo e, per le Pubbliche Amministrazioni prive di tali organi, dagli organi direttivi competenti ai sensi degli ordinamenti specifici. Nell’ambito degli Enti locali, la giunta è responsabile dell’approvazione del Piano.
Chi deve compilare le singole sezioni?
La sottosezione 2.3 “Rischi corruttivi e trasparenza” deve essere elaborata dal Responsabile per la Prevenzione Corruzione e della Trasparenza (RPCT) designato dall’Ente (art. 3, co. 1, lettera (c, D.M. 132/2022).
Per le restanti sezioni e sottosezioni non vi sono obblighi o indicazioni specifiche: di prassi vengono affidate alle strutture apicali interne agli Enti, a seconda della tipologia di programmazione.
Tutte le PA devono predisporre il PIAO?
Alcune tipologie di Enti e Amministrazioni, tra cui le scuole e le istituzioni educative, così come le Società partecipate, devono predisporre il PTPTC e non il PIAO, seguendo le indicazioni del PNA 2022 e la checklist in allegato al documento. Approfondisci >>
Dove va pubblicato il PIAO?
- Nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale dell’Ente, sotto-sezione di primo livello “Altri contenuti-Prevenzione della corruzione”. A tale sotto-sezione si può rinviare tramite link dalla sottosezione di primo livello “Disposizioni generali” (PNA 2022, sez. 3)
- Sul Portale PIAO del Dipartimento della Funzione Pubblica
Sono previste sanzioni per il mancato adempimento?
Le sanzioni relative al PIAO sono disciplinate dall’articolo 10 del Decreto Ministeriale 132/2022:
- Divieto di erogare la retribuzione di risultato ai dirigenti che hanno contribuito all’omissione o all’inerzia nell’adozione del Piano, trasgredendo ai loro compiti
- Divieto di effettuare assunzioni di personale o di conferire incarichi di consulenza o collaborazione, sotto qualsiasi denominazione, fino all’approvazione del PIAO
- Sanzione pecuniaria da parte dell’ANAC, con importo compreso tra 1.000 e 10.000 euro, già prevista per l’omessa approvazione del Piano Anticorruzione e Trasparenza (art. 19, co. 5, lettera b), del D.L. 90/2014).
PIAO 2024, proroga per gli Enti locali
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n.303 del 30.12.2023) il Decreto del Ministero dell’Interno che differisce al 15 marzo 2024 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2024-2026. Di conseguenza, per i soli Enti locali, la scadenza per l’adozione del PIAO 2024 slitta a 30 giorni dopo, il 15 aprile.
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